Laboratori di scrittura introspettiva

La scrittura, come tutte le attività artistiche, è un modo per esprimersi. 

Scrivendo diamo voce a pensieri, emozioni, desideri, progetti. Prendiamo qualcosa che sta nel nostro mondo interiore e la portiamo fuori, in forma di parola scritta.

La scrittura di sé e della propria storia di vita educa la mente attraverso il pensiero attivo, evolutivo e introspettivo.

L’introspezione è l’arte di creare spazio dentro di sé, entrare in contatto con il proprio “sistema operativo” inconscio ed osservare, ascoltare, sentire.

“ La scrittura mi ha salvata” sono solita dire quando mi si chiede perché e come ho iniziato a scrivere.

Mi sono avvicinata alla scrittura diaristica durante la preadolescenza, periodo nel quale mi sono trovata a dover affrontare qualcosa di molto più grande di me, che non riuscivo ad accettare né tanto meno a comprendere, la malattia di mio padre che nell’arco di pochi mesi ne ha poi causato la morte.

In quel periodo il diario ha rappresentato un amico discreto, capace di ascoltarmi senza giudicarmi.

Con lui non dovevo mostrarmi necessariamente forte, non provavo vergogna a riversargli addosso le mie lacrime, le mie paure, la mia disperazione.

Potevo essere infantile e anche debole. Potevo “vomitargli addosso” tutta la mia rabbia senza mezzi termini, senza badare alla forma e al contenuto, ma solo alla sostanza.

Dalla scrittura diaristica sono successivamente passata alla poesia, una forma di espressione che mi permetteva di dar sfogo anche all’immaginazione, di oltrepassare la realtà e scrutare ogni angolo del mio cuore e del mio sentire.

Nei momenti più bui della mia vita ho sempre scritto. Una volta diventata madre mi sono avvicinata alla tecnica della fiaba che ho utilizzato per trattare con i miei bambini alcuni argomenti delicati e di difficile comprensione. Da quel momento mi sono appassionata tantissimo a questo genere e ho iniziato a scrivere a livello professionale. Ho tirato fuori dal mio cassetto poesie e fiabe e ho iniziato la mia avventura nel mondo dell’editoria.

La mia prima pubblicazione risale al 2012. Quell’anno con Edizioni La Torre ho pubblicato una mia raccolta di aforismi e poesie dal titolo “ Vuoto d’amore scritto tra le righe del tempo.” I testi al suo interno erano tutti scritti ripresi dai miei diari di ragazzina.

Nel 2013 per  Edizioni C’era una volta è uscita la mia prima opera di narrativa per bambini “Book il libro parlante”, una raccolta di brevi storie che si intrecciavano tra di loro e trattavano argomenti che spaziavano dalla diversità, alla morte, fino alla separazione ( che avevo dovuto trattare con i miei figli)

Nel 2016 con Apollo Edizioni ho pubblicato “ Alla conquista del mondo delle emozioni e dei sentimenti” una fiaba i cui protagonisti erano tutti sentimenti ed emozioni ai quali ho lasciato il loro nome probabilmente per impersonificarli… per dare una forma reale a tutto ciò che è astratto ma tangibile allo stesso tempo.

Con queste due ultime opere mi sono avvicinata alla fiaba autobiografica e nel 2017 ho deciso di mettere a disposizione degli altri quella che io definisco una dote “magica”, la creatività. Ho dato vita al progetto fiabe su misura e ho iniziato a scrivere su commissione fiabe per trattare gli argomenti più svariati, con particolare attenzione a quelli più delicati come la morte, la malattia, la disabilità, l’adozione e alle storie di vita e di famiglia…non solo la “solita famiglia.” (tradizionale)

In questi anni, infatti, ho avuto l’onore e il piacere di raccontare la famiglia arcobaleno, la famiglia allargata, quella monogenitoriale e anche la classica, che è comunque sempre diversa e unica.

Volendo approfondire la mia conoscenza del genere autobiografico creativo ho frequentato i corsi di scrittura creativa autobiografica della scuola di Arti terapie Artedo.

Ho sviluppato dei laboratori creativi introspettivi partendo dalla mia personale esperienza e da ciò che ho successivamente imparato attraverso lo studio della materia.

I laboratori che propongo utilizzano come mezzo di introspezione la fiaba, il diario o le lettere. Possono svolgersi online o in presenza.

La scrittura autobiografica è uno strumento capace di valorizzare se stessi e di ridefinire il proprio progetto di vita. E’ un modo per prendersi cura di sé. Questo è il fine dei laboratori creativi introspettivi.

Di seguito un breve estratto da una ricerca condotta dall’Università degli studi di Teramo, che illustra i benefici della scrittura autobiografica.

Il processo autobiografico si dirama in cinque punti:

DISIDENTIFICAZIONE: attraverso la scrittura possiamo vedere la nostra vita da un punto di vista distaccato, come se a farlo fosse qualcun altro. Solo così riusciamo ad avere uno sguardo più sereno e obiettivo riuscendo a vedere cose che dall’interno facciamo fatica ad identificare.

LE RADICI: dei nostri comportamenti, abitudini, modi di fare, schemi emotivi…scrivendo abbiamo l’ opportunità di individuare e capire qual è l’origine, quali sono i modelli familiari e culturali che ci appartengono. Durante la scrittura autobiografica emergono proprio queste radici, abbiamo la possibilità di vederle e di riconoscerle. Questo ci può essere molto utile perché abbiamo la possibilità di uscire dagli automatismi e chiederci: «questo comportamento che io metto in atto, che ha le sue radici nel passato, se avessi l’opportunità di scegliere adesso attuerei lo stesso comportamento?». Stabilire la consapevolezza delle radici ci aiuta nel presente ad essere più liberi e quindi a poter scegliere se andare in una direzione piuttosto che in un’altra senza essere schiavi della forza dell’abitudine.

I NODI: I nodi della nostra vita sono i momenti dolorosi, difficili, quelli che non vorremmo ricordare, quelli che non avremmo mai voluto che accadessero ma che restano come dei nodi, dei macigni nella nostra storia di vita, possono essere: lutti, abbandoni, perdite, violenze fisiche o psicologiche, tradimenti, incidenti. La scrittura autobiografica ci aiuta a stabilire un rapporto anche con questi momenti. Provando a raccontare la nostra storia, a scriverla, l’esperienza potrebbe essere che ma mano che ci avviciniamo a questi nodi si potrebbe creare una resistenza a parlarne e quindi trovare difficoltà nel continuare perché è un ritornarci sopra un rivivere e quindi un soffrire. Tendenzialmente siamo portati a fuggire dalle cose che causano sofferenze. Fuggire non ci porta alla salvezza ma ci crea un blocco energetico ed emotivo provocando una rigidità mentale. La scrittura autobiografica perciò è uno strumento sorprendente in quanto noi più ci avviciniamo a questi nodi, quindi a descriverli, a stabilire un rapporto con questi, essi tenderanno a sciogliersi e quando riusciremo a parlarne tranquillamente significa che avremmo fatto un passo in avanti nella loro elaborazione.

ACCETTAZIONE: scrivere la storia della nostra vita è come prendere per mano quel bambino che siamo stati, guardarlo con uno sguardo tenero dell’ accettazione. E quindi accettare la storia della nostra vita, con tutto quello che è stato, con quello che abbiamo vissuto, sofferto e guardarla con l’ occhio nuovo di accettazione

FUTURO: noi analizziamo il passato per capire meglio il presente per poi muoverci verso il futuro. Lavorando sulla scrittura autobiografica sono emergere una serie di intuizioni di questo tipo: qual è quel progetto presente nella mia vita che io posso attuare e far si che si manifesti nel mio futuro?

    A chi sono destinati i miei laboratori di scrittura introspettiva:

    Sono destinati a tutti,adulti, adolescenti e bambini, ovviamente per ogni categoria c’è un laboratorio specifico che tiene conto dell’età di chi dovrà fruirne.
    Possono essere sia individuali che di gruppo.

    Per informazioni

    Potete utilizzare il modulo contatti oppure WhatsApp o l’email.

    Se volete richiedere un colloquio telefonico potete fissare un appuntamento telefonico attraverso il modulo di seguito.

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